Design for Mobile: i 5 errori da non commettere
Design for Mobile: i 5 errori da non commettere
Il numero di dispositivi connessi alla rete aumenta rapidamente, sia in quantità che tipologia e, trasversalmente, per tecnologie, supporti, risoluzioni video e tipi di connettività. Il Design for Mobile è quindi un approccio di progettazione irrinunciabile e l'attenzione a questa enorme fetta di utenza è obbligatoria.
I nostalgici della versione “solo desktop” sono ormai pochi, penalizzati sia dai motori di ricerca che dai loro stessi utenti. Gli altri sono corsi ai ripari, ma non tutti hanno centrato il punto e molti sono stati i passi falsi.
Ecco la top 5 degli errori più gravi (e, ahimè, più comuni) in tema Design for Mobile.
È la versione piccola di quello vero
Non c’è nulla di più sbagliato che pensare alla navigazione mobile come ad una versione compatta del sito istituzionale, come se il sito web desktop fosse “quello vero” e il mobile fosse solo una declinazione di dimensioni più piccole che i tempi moderni ci impongono di realizzare.
Se il vostro target di riferimento utilizza prevalentemente la navigazione in mobilità, occorrerà uno sforzo di progettazione mobile first, con layout pensati per la fruizione del web in movimento, strutturati come vere e proprie app.
L’approccio alla progettazione è completamente ribaltato, non più un layout statico da declinare nei diversi formati, non più un sito web disegnato per device specifici. Non più una pagina “che si vede bene sul desktop di casa” da aggiustare a colpi di codice per farla stare in tablet e smartphone.
Non pensare all’utente
L’utente mobile è in movimento, magari sta camminando (o peggio ancora guidando) e mentre naviga sta facendo tante altre cose. Non basta aver progettato un layout pulito con strutture semplici, qualche modulo indipendente da comporre nella pagina, o aver rimosso le sidebar per rendere il nostro sito web davvero usabile in mobilità.
Cosa sta cercando? È chiaro l’accesso al menu? Ha la possibilità di captare tutti i contenuti a colpo d’occhio? La navigazione è abbastanza intuitiva? Deve scrollare delle ore rischiando una tendinite? I testi sono leggibili?
L’attenzione alla user experience è d’obbligo, importante tanto quanto la tecnologia e il contenuto.
Esagerare con gli effetti mouseover
“Il bottone con la Call to Action più importante della schermata è messo in evidenza da un efficacissimo effetto che ne aumenta la dimensione e ne cambia il colore al passaggio del mouse, inducendo al click che porta alla pagina dell’offerta”.
Tutto molto bello. E sui dispositivi mobile? Ad un touch corrisponde un click. Esatto, niente effetti di transizione. Certo, tecnicamente sarebbe anche fattibile, con un primo “tap” di comparsa dell’effetto e un secondo di azione, ma sarebbe macchinoso e poco immediato. E no, non c’è modo che lo schermo avverta metafisicamente la presenza del dito che aleggia davanti allo schermo, attivando per magia l’effetto del bottone (quantomeno non ancora!).
Eliminiamo l’effetto? Va bene, ma con l’effetto se ne va anche la visibilità. Quindi? Ciao mouseover, benvenuta progettazione touch oriented. Con modalità del tutto differenti!
Dimenticarsi della “bilancia”
Se per caricare la vostra homepage l’utente deve consumare il pacchetto dati di un intero mese, forse c’è qualcosa che non va nell’ottimizzazione delle vostre pagine web mobile. Occorre alleggerire immagini ed effetti e non solo per un problema di peso.
I dispositivi mobili, per quanto potenti, non garantiscono le stesse prestazioni di un desktop: l’eccessiva attesa nel caricamento della pagina potrebbe far scappare gli utenti più impazienti.
Trascurare le interazioni
Un errore frequente è quello di dimenticarsi della possibilità di creare connessioni tra il nostro sito web mobile e le funzionalità, gli strumenti o le app del dispositivo dell’utente.
Con i social network, ad esempio, per una condivisione facile ed immediata dei contenuti, o con i calendari, in caso di eventi o promozioni limitate nel tempo.
Ma non solo: questo fantomatico dispositivo mobile è, quasi certamente, anche un telefono. E allora perché perdere la possibilità di rendere cliccabili i nostri contatti, con una scorciatoia alle funzionalità di chiamata?
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