I 5 errori da evitare sulla pagina Facebook della tua azienda.
I 5 errori da evitare sulla pagina Facebook della tua azienda.
I social network sono uno spazio virtuale frequentato da milioni di utenti, un luogo dove è possibile scambiare anche opinioni su marchi e prodotti. Per le aziende si tratta di un importante strumento di marketing per far conoscere il proprio brand e influenzare scelte d’acquisto future.
Una pagina istituzionale su Facebook è quindi un elemento fondamentale per fidelizzare, creare legami, comunicare e ricevere feedback. Per intercettare il target di riferimento dell'azienda e trasformare ogni visitatore in un potenziale cliente.
Creare una fan page è molto semplice, ma la social presence non può limitarsi all’apertura dell'account. La pagina Facebook dovrà essere completa di info e dati di contatto, verificata, graficamente curata e arricchita da contenuti accattivanti, pertinenti al settore di riferimento e rilevanti per il target. Va da sé che le insidie in una gestione "casalinga" siano dietro l'angolo, sia per la sua configurazione che per la sua gestione del tempo.
Ecco i 5 errori da evitare sulla pagina Facebook della tua azienda
Creare un profilo anziché una pagina
Ve ne avevo già parlato diffusamente in un 5cose di qualche mese fa. I motivi per cui aprire una pagina e non un profilo sono tanti, come tanti sono gli strumenti che Facebook mette a disposizione delle aziende solo attraverso la pagina istituzionale: pianificazione dei contenuti, info dettagliate, orari e mappe, campagne promozionali, sistemi di fatturazione e gli indispensabili strumenti di misurazione dei risultati.
Oltre che ad una, non trascurabile, motivazione di tipo normativo: Facebook non consente di usare i profili personali a scopi commerciali.
Invitare gli amici senza fare una selezione
Una pratica comune che sembra dare buoni risultati, ma che in realtà si rivela presto controproducente. Soprattutto se questi amici non rappresentano il target di riferimento dell’azienda, o se difficilmente potranno essere interessati e coinvolti dai contenuti pianificati. Questo gruppo di utenti, non generando engagement, potrebbero decurtare la reach organica dei post oltre a falsare le statistiche relative al target o ad eventuali campagne di Adv.Trascurare la qualità dei contenuti
E sotto questa voce faccio rientrare molte cose. Dalle foto brutte e di bassa risoluzione a quelle "trovate su Google, che tanto se sono online tutti le possiamo usare” (mai sentito parlare dei diritti d’uso?). Dagli errori ortografici alla condivisione di link senza testo. Dalla pubblicazione di sole promozioni (che noia) a quella di video e vignette fuori tema (a meno che non si tratti di un centro veterinario, evitare i cagnolini buffi).
I contenuti che una pagina aziendale condivide con i suoi fan devono offrir loro un valore, informare e intrattenere ma pur sempre interpretare il tone of voice dell'azienda. La scelta del giusto stile di comunicazione, sia testuale che visivo, è cruciale per il successo di una pagina Facebook.Pubblicare in modo discontinuo e non pianificare
Il piano editoriale è fondamentale per una pagina Facebook, può essere molto dettagliato o anche solo una traccia, ma consente di pianificare i contenuti con la giusta frequenza e con temi pertinenti.
La giusta frequenza la si decide sulla base degli obiettivi, delle esigenze e della strategia di comunicazione: in linea generale è meglio evitare la pubblicazione compulsiva di 10 post al giorno, o assenze prolungate, con palle di fieno che rotolano nella pagina, abbandonata da mesi come in desolato scenario da far west.
È indispensabile stabilire quando, quanto e cosa per trasmettere continuità e serietà.
Ignorare/censurare commenti critiche
La moderazione dei commenti è un punto cruciale da affrontare nella gestione della pagina Facebook della tua attività. La natura “sociale” di Facebook offre grandi opportunità: gli utenti possono esprimere il proprio apprezzamento ma anche pareri e critiche pubbliche feroci nei confronti del tuo brand.
L'ideale è rispondere sempre e in modo costruttivo, per trasformare il feedback negativo in un'occasione di crescita e dialogo, tenendo cancella/nascondi come ultima opzione e solo per commenti offensivi o completamente fuori luogo.
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