I dispositivi di storage, soprattutto nelle aziende più piccole, sono tradizionalmente esposti ad un grave rischio: il furto di dati confidenziali, attuata tramite la sottrazione fisica del disco o del NAS, spesso conservati in luoghi poco protetti dall’accesso fisico.

A causa dei potenziali rischi di sottrazione dei dati, la protezione dei dati dei sistemi NAS (Network Attached Storage) è diventata una priorità, specialmente quando si tratta di file aziendali confidenziali o dati sensibili, che richiedono la massima sicurezza. Tuttavia, il livello di crittazione delle cartelle condivise utilizzato dai NAS tradizionali rende i dati vulnerabili nel caso in cui il NAS sia sottratto.

Oggi QNAP ha annunciato la disponibilità della nuova versione 4.1.1 del suo firmware per i suoi sistemi Turbo NAS, che introduce una funzionalità importante per offrire una completa sicurezza dei dati e rispondere tempestivamente alle minacce di sicurezza: la crittazione completa dei NAS con tecnologia volume-based.

Con la crittografia volume-based, anche se il Turbo NAS è crittografato i file rimangono sempre accessibili utilizzando i protocolli Windows SMB/CIFS, iSCSI e persino NFS, protocollo che spesso nei prodotti di altri vendor non è consentito su volumi crittografati.
Con la crittazione NAS completa si ottiene quindi il 100% della sicurezza e una soluzione per l’archiviazione cloud privata e conveniente.

Willy Kuo, product manager di QNAP, conferma che “QNAP s’ impegna nello sviluppo di soluzioni per lo storage sicure e convenienti e, grazie alla crittazione completa dei volumi, offre la totale sicurezza dei dati. Raccomandiamo ai nostri utenti di utilizzare la crittazione completa dei volumi per garantire la sicurezza dei loro dati.”

Come consuetudine nel processo innovativo continuo di QNAP, anche questa nuova caratteristica è resa disponibile senza costi aggiuntivi per i possessori dei Turbo NAS.