La costante crescita di documenti digitali, contenuti multimediali, servizi in cloud e centralizzati e del numero dei dispositivi connessi crea uno stress sempre crescente sulle reti aziendali.

Alcuni anni fa tutte le connessioni di rete locale avevano una velocità massima di 100Mbit/s. Oggi quella stessa velocità si raggiunge con gli smartphone più evoluti ed è abbondantemente superata nelle reti wireless: è necessario cambiare marcia nelle aree più sensibili delle reti aziendali.

La diffusione di dispositivi con connessione a 1Gbit/s ha consentito negli ultimi anni di dare respiro al traffico di rete tra i PC desktop degli utenti e i server aziendali, ma le dorsali di rete delle aziende oggi si trovano a dover affrontare nuovamente problemi di saturazione della capacità, la cui soluzione fino a poco tempo fa comportava grossi investimenti.

Le aree che necessitano maggiormente di tale capacità di banda sono:

• le dorsali di rete aziendali
• gli ambienti virtualizzati
• lo storage condiviso (NAS, SAN)
• la server farm e i datacenter

Oggi ci sono nuove soluzioni con costi assolutamente affrontabili anche nelle PMI per realizzare lo scheletro della rete ad una velocità 10 volte maggiore (10Gbit/s) o migrare parte dell’infrastruttura esistente verso i nuovi livelli di servizio.

La chiave di svolta è data dalla tecnologia Ethernet 10GBase-T, che consente di portare la velocità di 10 Gigabit sul tradizionale cablaggio di rame anzichè su costose soluzioni in fibra ottica. La tecnologia in sè non è nuovissima, ma i nuovi dispositivi sono riusciti a ridurre drasticamente la latenza di rete e i consumi, che prima erano largamente a favore della fibra ottica.

Alcuni produttori, tra cui spicca in particolare NETGEAR, sono ora in grado di fornire soluzioni di rete a 10 Gigabit già a partire dalle linee di switch di rete più semplici ed economiche

I vantaggi della soluzione si possono riassumere così:

• poter sfruttare il cablaggio esistente Cat5e, già largamente diffuso per le reti gigabit in tutte le realtà aziendali, preservando gli investimenti già fatti
• Aggregare il traffico a livello di gruppi di lavoro, instradandolo su backbone ad alta velocità
• Facilità di integrazione negli armadi di rete già esistenti, anche come concentratore di switch tradizionali 10/10/1000 Mbit
• Supporto altamente efficiente all’interno di ambienti virtuali, per le connessioni a larga banda tra i server e lo storage condiviso che ospita i datastore
• Costi per porta bassi e in costante discesa (nell’ordine dei 1.000 euro per switch 8 porte 10GbE).